stampa critica
G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
stampa critica
G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
numero 3/2011
Fabrizio Lilli
I polifenoli appartengono a un vasto gruppo di composti organici largamente diffusi in natura, nel regno vegetale e nell’uva in particolare
Amo moltissimo i corsi d’acqua perché donano ai vini sentori particolari, soprattutto quando, circondati dalla nebbia mattutina, accarezzano le vigne circostanti, per cedere all’uva gli aromi e i sapori originali del posto.
E’ proprio dove l’acqua non manca, nella parte centrale del Veneto dal clima
sub-continentale, con forti escursioni termiche, che il prosecco trova esaltazione.
Dagli inizi del 900 fino al termine della II guerra mondiale e oltre, molti veneti migrarono all’estero, mentre quelli rimasti non abbandonarono la terra per andare a vivere nei grossi centri, come successe in altre regioni italiane; al contrario resistettero e forse proprio per questo che oggi il Veneto è ben fornito enologicamente con aziende spesso a conduzione familiare producendo così il 20% di vini italiani di qualità.
Il prosecco anticamente era un vino popolare, se non proprio plebeo, dal grappolo spargolo, bevuto nei tempi passati dalla gente che lavorava i campi e che accudiva il bestiame; poi col passare degli anni e l’impegno di mastri vernacoli ha conquistato l’Italia e sempre più i grandi banchetti del mondo.
Come sofferenza d’amore nel tempo guarito dallo stesso amore sofferto.
Quasi a volercela fare da solo per i suoi umili costumi, il prosecco contiene una significativa concentrazione di tirosolo, un potente antiossidante che agisce, sia come antinfiammatorio, sia come regolatore dell’eccitazione nervosa.
Bevuto anche in piccole quantità si può notare la sua azione benefica.
Come un bacio inatteso.
L’allevamento del prosecco è a cappuccina,la raccolta è tardiva per completare la formazione di un profumato carattere.
Il colore giallo dei capelli amati con riflessi verdolini che ne ricordano la spensieratezza di un vino giovane.
La sua veste è come una timida solitudine che si beve in compagnia dei propri pensieri.
La sua aromatica freschezza di fiori di campo accompagnata da acidità e sapidità con a volte un sottofondo ammandorlato è facilmente riconoscibile al palato.
Mentre le bollicine vivaci massaggiano la bocca in modo malizioso e sensuale.
Il prosecco può piacere oppure no.
Tirosolo: è un polifenolo di particolare intensità
martedì 1 marzo 2011