stampa critica
G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
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G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
Numero 04/2016
Sara Di Paolo
Morire a 18 anni. Essere giustiziato, per essersi vantato di essere l’amante della moglie di un boss. A Napoli succede anche questo. A Napoli, la “bravata” di un ragazzino non resta tale.
Vincenzo Amendola era scomparso dalla sua abitazione di San Giovanni Teduccio, lo scorso 5 febbraio. L’hanno ritrovato cadavere 2 settimane dopo, seppellito in un terreno agricolo.
Aveva calcato troppo la mano, doveva pagare, essere umiliato per aver fatto altrettanto con chi proprio non doveva. Come si può disonorare in questo modo i “piani alti”?
Tre sicari. Intenzioni spietate, brutali. Gli assassini volevano essere sicuri che nessuno trovasse il corpo del giovane e così avevano iniziato a costruire un box per maiali, proprio sopra il luogo dell'omicidio. Ma non solo.
A rendere ancora più tremenda la sua fine, sono stati i selfie scattati con il suo telefonino dai killer. Postati su Facebook con cinismo. Come a dire: “Guardate tutti e che vi serva da lezione”.
A raccontare le dinamiche è stato Gaetano Nunziato, amico della vittima nonché autore del feroce assassinio. Fuggito per paura di essere ucciso e ora in fermo per omicidio e occultamento di cadavere con l’aggravante del metodo mafioso.
«Il figlio del boss con una mossa fulminea, afferrò Amendola per la giacca e lo tirò a sé. Armò il carrello della pistola e la puntò verso la sua testa, tentando di esplodere un primo colpo che però andò a vuoto in quanto l’arma si inceppò. Terrorizzato Vincenzo implorava il figlio del boss di fermarsi e lui dopo averla riarmata, lo centrò a uno dei due zigomi.
Una volta colpito cadde al suolo, ma si rialzò immediatamente. Piangendo si avvicinò nuovamente al suo giustiziere e gli disse: “Ma che hai fatto? Mi hai sparato nell’occhio?”. Lui senza dire nulla e a bruciapelo, infierì con un secondo sparo letale. Dopo vi fu un forte rantolo e poi silenzio, la fine.»
«Mamma, poca confidenza.» Questo invece il commento del mandante, in una telefonata successiva al fatto.
Orrore sull’orrore. Onore. Dove c’è la Camorra, ci si spegne ancora per questo. Senza alcun rispetto per la vita, senza alcuna esitazione o senso di colpa.
Vincenzo Amendola: Morire per una donna, a soli 18 anni
lunedì 29 febbraio 2016