stampa critica
G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
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G I O R N A L I S M O I N D I P E n D E N T E
Numero 04/2016
Marco Camillieri
Folgorato da Rubber, ho cercato ansiosamente quello che i più considerano come il vero capolavoro di Dupieux e... sorpresa, resto innamorato di Rubber. Non è una questione di aspettative, erano alte anche per le pneumatiche traversie di Robert ma è una questione di coerenza, di cerchio chiuso che qui non ho percepito. Intendiamoci, Wrong è spettacolare nel senso che rende la visione un'esplosione continua di miraggi e idee, sempre sul labile confine di pazzia e lucidità ma ciò che racconta è la stessa finzione, lo stesso meta-film che altri hanno già raccontato, seppure utilizzando un linguaggio nuovo ed una rinnovata epifania cinematografica. Lo scopo finale del regista appare quello di inseguire il significato della vita, in apertura e chiusura sarà il vicino, un uomo vagante nel vuoto dei pensieri e della vita, ad indicare il significato della pellicola o almeno quella che può esser considerata, a torto o ragione, la sua morale.
Wrong è un germogliare di invenzioni assurde e personaggi incredibili e conferma Dupieux come uno dei talenti visionari del nostro tempo, insieme a Carax e pochi altri. Dal giardiniere che muore ed un attimo dopo ricompare in scena, al misterioso Maestro Chang, al vicino di casa che non riesce ad ammettere nemmeno con se stesso di fare jogging, al Detective Ronnie che interroga le feci del cane come un moderno aruspice proiettandone il ricordo su uno schermo sfarfallante, tutto sembra rievocare gli echi del cinema di Buñuel. Il protagonista è un personaggio stralunato e dal volto simpatico che un bel giorno scopre che il suo cane è stato rapito, decide comunque di recarsi a lavorare e proseguire la sua vita come sempre. Malgrado sia pienamente cosciente di essere stato licenziato da tre mesi, entra in ufficio, si siede e accende il suo computer mentre dal soffitto cade una pioggia incessante che inzuppa ogni cosa. I colleghi lo prenderanno in giro perché quel portatile in realtà non è collegato a nulla.
Capolavoro dell'assurdo, girato interamente con un prototipo di telecamera
Wrong – Quentin Dupieux
lunedì 29 febbraio 2016